Scuola, l'esercito dei ripetenti
Gelmini: "E' l'istruzione del merito"
Le mancate promozioni spesso sono dovute all'insufficienza in condotta

Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini
"Nessuno si compiace per l'aumento delle bocciature, è sempre un dispiacere quando un ragazzo perde l'anno - ha detto ieri tra le contestazioni il ministro Mariastella Gelmini - ma serve una scuola del merito, non una scuola buonista". Replica con ironia amara un prof di Lettere del liceo Mamiani di Roma: "È come se tra i banchi delle scuole italiane si fosse nascosto finora un esercito di ignoranti e di baby teppisti stanati dalla riforma Gelmini...". Critiche, ma anche consensi.
Ma che cosa vuol dire essere bocciati a 12, 14, 16 anni, dover ripetere una classe, ritrovarsi tra i più piccoli? Qual è l'impatto di un 5 in condotta tra i giovanissimi dell'era digitale sottoposti spesso fin dalle classi elementari ad altissime aspettative da parte dei genitori? Se i primi dati saranno confermati saranno oltre 70mila i teenager espulsi nel passaggio tra la prima e la seconda media, di questi circa 10mila a causa del loro comportamento. E di questi una parte consistente è fatta di figli di immigrati, alle prese con le difficoltà della lingua e dell'integrazione, come si vede dai primi scrutini delle scuole medie del Veneto.
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